L’Erasmus. Parigi, parto e arrivo da te.

Erasmus Notre Dame de Paris

06:00 – Milano Porta Garibaldi. L’Erasmus comincia così. Sabato, ultimo giorno di agosto. Mattino presto. La città è ancora deserta, e con me ci sono due grandi valige.

Ho aperto l’armadio, ho scelto cosa prendere e cosa lasciare, ho chiuso i bagagli. Sembra semplice, ma non lo è: ci sono cose che non possono essere piegate per entrare in valigia…

13:27 – Paris Gare de Lyon. Il TGV arriva puntuale in stazione. Abbiamo attraversato le Alpi, e poi all’improvviso, le infinite distese della campagna francese.

Scendiamo dal treno ed entriamo nella Metro. L’odore della metro francese mi colpisce, e mi porta indietro nel tempo: alla mia prima volta a Parigi, quando la città immensa e tutta da scoprire. Un paio di fermate ed eccolo lì ad aspettarmi, in cima agli scalini di legno irregolari: il monobuco, per i prossimi mesi, casa.

Apro il portone con un po’ di fatica, entro e mi guardo attorno. Trentatré metri quadri a primo impatto non sembrano essere né tanti né pochi, ma la dimensione perfetta per i prossimi mesi di Erasmus.

Anche questa è una prima volta a Parigi, e anche questa volta c’è molto da scoprire. Comincio dal quartiere: il Marais. Dimentico Google Maps per qualche ora e giro senza una meta precisa. Vi racconto cosa ho scoperto nel prossimo articolo!

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Il sole sui tetti di Parigi

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