Il Marais, situato nel 3° e 4° arrondissement, è un quartiere storico, su cui ci sarebbero un sacco di cose da dire. I mesi di Erasmus li ho passati qui, e per questo ho scelto raccontarvi ciò che per me lo hanno reso speciale.
Respirer Paris, cela conserve l’âme
Victor Hugo
La Droguerie
Le mie crêpes preferite in assoluto a Parigi, si trovano proprio in questo quartiere, e sono quelle de La Droguerie. Sono soffici, farcite e si sciolgono in bocca.
Tornando in Italia non le dimenticherò, così come non dimenticherò i tanti motivi per cui sono sempre state il modo giusto per festeggiare. Ma prima di tornare a casa, ho ancora qualche giorno per scoprire il segreto di questo impasto S-P-E-C-I-A-L-E.
Di solito la scena è questa: ordino una crêpe au Nutellà e fra quattro chiacchiere e qualche risata, comincia lo spettacolo. Le piastre roventi sfrigolano al tocco del burro. L’impasto che fuma sulle piastre. Qualche minuto e viene piegato una prima volta. Arriva la Nutella: né poca né troppa, la quantità è perfetta. L’ultima piega e les jeux sont faits.
La crêpe è nelle vostre mani, e il suo profumo si sparge sulla via. Adesso siete pronti per incamminarvi su Rue des Rosiers.
Place des Vosges
Unica e bella in ogni stagione. Cuore del Marais. L’ho conosciuta a fine estate e mi sono seduta sull’erba. Ho visto i suoi colori cambiare in autunno, e gli alberi spogli in inverno che hanno lasciato spazio all’eleganza delle facciate.
Se Victor Hugo scrisse che “Respirare Parigi, conserva l’anima”, Place des Vosges lo fa in modo particolare. Infatti, questa è la piazza più antica di Parigi, costruita fra il 1605-1612. La sua pianta è quasi perfettamente quadrata, e ai lati della piazza le facciate degli edifici spiccano per i loro mattoncini rossi, a contrasto con la pietra bianca calcarea e l’ardesia dei tetti.
La piazza fu voluta da Enrico IV re di Francia (1589-1610), attento alla modernizzazione e bonificazione della città. Le sue intenzioni principali erano quelle di: promuovere la manifattura nazionale, avvicinare la corte al commercio, e porre Parigi punto focale della Francia unificata.
Fino al 1800 questo luogo era conosciuto come Place Royale. Cambiò nome dopo la Rivoluzione, quando i Vosges furono i primi a pagare le tasse al nuovo stato repubblicano.
Dagli anni Sessanta, riconosciuta la sua importanza storica, Place des Voges fa parte del piano di salvaguardia e valorizzazione del Marais.
In un angolo della piazza, più esattamente al numero 6, si trova la casa di Victor Hugo. Chiusa per restauri dall’aprile 2019, verrà riaperta al pubblico a giugno 2020.
I dettagli delle facciate Place des Vosges in estate
Hôtel de Sully
Se pensate che Place des Vosges vi abbia portato indietro nel tempo, non avete ancora visto Hôtel de Sully. Mi piace arrivarci passando dalla piccola porta quasi nascosta in un angolo della piazza. Prendetevi del tempo, fermatevi sugli scalini: vedrete i passerotti saltellare da una siepe all’altra e se siete fortunati riuscirete anche ad ascoltare qualcuno che suona.
La sua costruzione comincia nel 1625 per volere di Enrico IV. La supervisione è affidata a Maximilien de Béthune (duca di Sully), che acquista l’hôtel nel 1634. Viene tramandato all’interno della famiglia Sully fino alla metà del XVIII secolo, quando diventa la dimora di Madame de Sévigné e Voltaire.
Monumento storico di Francia dal 1862, viene restaurato dallo Stato a metà Novecento. Dal 1967 è sede del Centro dei monumenti nazionali, e al suo interno si trova una biblioteca specializzata in storia dell’arte e architettura.
Info pratiche: La fermata del quartiere è Saint Paul (M1), ma anche Pont Marie (M7) e Chatêlet non sono lontane.