Cose da fare a Parigi: spegnere il navigatore e camminare per Parigi sulle quais della Senna. Fotografare, tornare a casa e scoprire cose nuove, come ad esempio chi sono i bouquinistes.
“Boucquain” deriva dal termine fiammingo “boeckjîn”: un piccolo libro che si diffuse a partire dal 1459. A fine XVI secolo il piccolo libro divenne noto come bouquin. Nel 1690 boucquain sul dizionario di Furetière è definito come “vecchio libro logoro e poco conosciuto”.
I mercanti, i Bouquinistes, cominciarono ad essere presenti sulle sponde della rive gauche a partire dal 1752.
Durante la rivoluzione francese si contavano circa 300 banchetti, che furono regolamentati per la prima volta a seguito di un’ordinanza del 1822. Il censimento ufficiale del 1857 invece ne registrò 68, il cui mantenimento fu consacrato con un decreto del 1859 che li preservò dai grandi lavori urbanistici di Haussmann.
Le bouquinistes di Parigi oggi sono aperte tutti i giorni, fino al tramonto. Inoltre, dal 6 febbraio 2019 fanno parte del patrimonio culturale immateriale francese: una premessa importante in vista di una possibile candidatura al patrimonio UNESCO.